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In questo articolo descriveremo un aspetto che è sempre più frequente nelle realtà aziendali, specialmente per le realtà di grandi dimensioni:
lo scenario cross-system.

Il cross-system impatta tutte le aree dei sistemi SAP. Ci focalizzeremo sugli impatti  SAP APO, in particolare per quanto riguarda l’integrazione con i sistemi di esecuzione.

 

 

 

Introduzione al Cross-System

Si ha uno scenario cross-system quando un’azienda si serve di due o più sistemi SAP ECC per eseguire le normali attività. Quando l’azienda ha dimensioni tali per cui è giustificabile la presenza di un sistema di planning, oltre alla presenza di due ECC, si aggiunge il sistema APO che dovrà essere integrato con tutti i sistemi di esecuzione (Figura 1).

fig.1

Figura 1. Il sistema APO integrato in uno scenario cross-system

Le ragioni aziendali che possono portare all’esigenza di dover adottare uno scenario di questo tipo, possono essere diverse:

  • Scorporazione di funzioni aziendali: a volte le funzioni aziendali possono essere gestite in sistemi diversi.
  • Fusione di aziende: quando due aziende si fondono, la fusione dei sistemi gestionali non è sempre di immediata attuazione e quindi per un certo periodo è possibile la coesistenza di due o più gestionali.

In questo scenario, il ruolo di APO è molto importante, poiché è l’unico sistema in cui si ha la visione dello scenario completo (Figura 2).

Oltre alla pianificazione, APO gioca un ruolo fondamentale nel mettere a disposizione una reportistica su tutta la network.

fig.2

Figura 2. Trasferimenti in uno scenario cross-system

 

Il Flusso Cross-System

In figura 3 è possibile vedere una rappresentazione grafica dell’intero flusso che si avvale di un oggetto standard chiamato Unchecked Delivery il quale ricopre la funzione di riprodurre il Sales Order sul sistema in cui avviene la spedizione.

Dalla creazione della Delivery in avanti il flusso ritorna ad essere single system.

fig.3

Figura 3. Flusso cross-system

 

L’integrazione con APO

Il sistema di pianificazione deve essere collegato attraverso il core interface (CIF) con entrambi gli ECC per poter essere sempre aggiornato in tempo reale ad ogni step del flusso.

Per poter eseguire correttamente la pianificazione in APO, si vedrà il sales order al momento della sua creazione in ECC1. Il sales order avrà la funzione di generare un requirement sulla location e, se configurato, consumerà il forecast.

Non appena viene generata l’unchecked delivery in ECC2, quest’ultima viene immediatamente trasmessa ad APO tramite CIF ed eredita le funzioni dal sales order, il quale viene cancellato da APO. Il requirement e il consumo sono così ora eseguiti dalla UD.

Occorre prestare particolare attenzione alla generazione dell’ unchecked delivery: il flusso standard studiato da SAP prevede una precisa sequenza. Rompere la sequenza è causa di molteplici errori all’interno del core interface.

In un’ambiente povero di dati e in fase di test, si ricorre ad una replica manuale di questo flusso e raramente si riscontano errori. Ma una volta che si passa ad una ambiente di produzione, la numerosità maggiore di documenti creati e il processamento massivo di tutti gli oggetti causa non pochi problemi sul mantenimento della corretta sequenza.

Spesso si è dovuto ricorrere a procedure di rilevazione delle anomalie e riconciliazione dei dati transazionali.

Al momento della creazione della delivery in ECC2, questa viene immediatamente trasmessa ad APO via CIF e consuma la UD.

Al momento del post goods issue, la delivery viene cancellata da APO e lo stock viene ridotto.

 

Considerazioni Finali

Come abbiamo visto, lo scenario descritto risulta essere molto utile ad aziende che hanno la necessità di far convivere più sistemi gestionali per un dato periodo, senza dover necessariamente ricorrere ad una migrazione di tipo “big bang”.

Questo scenario ha però anche degli elementi a cui bisogna prestare notevole attenzione prima di decidere la sua implementazione:

  • I master data devono essere allineati; in caso di mancato allineamento si potrebbero verificare dei problemi durante la generazione dei vari documenti che potrebbero avere impatti sia sulla pianificazione, sia sulla parte esecutiva.
  • I due ECC comunicano attraverso IDoc; a differenza del CIF che serve a comunicare con APO in modo online, tra due ECC si deve ricorrere all’uso di IDoc e quindi non si ha una comunicazione del tutto istantanea.

È opportuno configurare bene l’interfaccia e tenere in considerazione le diverse tempistiche.

  • La sequenza è importante; APO è progettato per lavorare con una sequenza di documenti ben precisa in questo scenario. Non rispettare la corretta sequenza potrebbe generare inconsistenze.

Autore:

Francesco Napoli  – Linkedin